Esistono vari tipi di gabbie e nessuna di queste è fatta per gli uomini.
È possibile fuggire da una gabbia fisica, è altrettanto possibile fuggire da una gabbia mentale?
Ma soprattutto: chi disegna i confini di questa gabbia? Sono gli altri o siamo noi stessi?
Queste sono solo alcune delle domande che mi sono posta leggendo "Snow Black" di Francesca Tassini edito da Marietti junior , in uscita il 24 settembre.
Snow Black è la detective ragazzina più famosa del web, risolve casi su casi con una percentuale di successo altissima, fino a quando non si risveglia in un luogo buio senza più un corpo né ricordi. La nostra protagonista capisce di essere morta e il suo fantasma è intrappolato dentro internet. Cosa le è successo? È pur sempre una detective, deve affrontare l'indagine più difficile di tutte: quella della sua morte. Le sue ricerche nel web la portano a Blooming e riesce ad entrare in contatto con il mondo reale trovando due alleati: i fratelli Ella e Kennedy Davis. Scopre che il suo ultimo caso era ambientato proprio in quella cittadina, qualcuno l'ha attirata lì e nel frattempo stanno accadendo cose strane: occhi piangenti dipinti sui muri, ragazzi che scompaiono, una nuova droga blu...
Snow Black è a mio parere un libro leggibile a più livelli, proprio come se fosse un videogioco. Diciamo quindi che ogni lettore può decidere a che livello giocare con il romanzo.
C'è il livello facile, che sicuramente prediligeranno i ragazzini, che è semplicemente quello della trama. È un thriller particolare, ipnotico, che costringe il lettore a divorare le pagine. I colpi di scena si susseguono fino alla fine con un ritmo velocissimo. Non per niente l'ho finito in qualche ora. Una velocità che è esattamente quella che ci aspetteremmo da internet, una corsa contro il tempo, un viaggio in prima persona in cui ogni volta che giri la pagina è come cliccare su una nuova finestra web. I personaggi sono caratterizzati molto bene, cosa non facile con i libri per ragazzi.